Allora, teoricamente è una canzone di un più ampio tributo di National & amici ai Grateful Dead. In realtà è qualcosa di più e cioè Morning Dew, un classico degli anni della Guerra Fredda, un dialogo fra due sopravvissuti a un olocausto nucleare. I Grateful Dead avevano trasformano il brano folk di Dobbie Dobson in un’allucinazione psichedelica cantata con tono accorato. Oggi i National gli danno spessore emotivo, ne fanno una canzone cupa e minacciosa che trasmette l’angoscia vissuta dai protagonisti, la consapevolezza che nessuno è sopravvissuto e che non è più possibile «camminare nella rugiada del mattino». Nel finale enigmatico è sottintesa una domanda: ha senso sopravvivere in un mondo così? Questa vita è già morte?
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