Il carattere diciamo così ipnotico di certa elettronica e gli echi della tradizioni musicali etiope ed eritrea, suoni plasmati digitalmente e timbri d’antichi strumenti. Tutto si tiene nelle mani di questo produttore di Addis Abeba che trasforma i suoni del washint (un flauto) e del masenqo (uno strumento a corda suonato con un archetto) in richiami irresistibili e contemporanei.