Come gli zombie, ma meno splatter. Quasi cinquant’anni di carriera e una ventina di dischi per la band di David Thomas, e ancora la stessa voglia di cambiare pelle, in meglio, ogni volta. Che poi “meno splatter” si fa per dire: guardate il nuovo video degli Hives e poi ne riparliamo. Damon Albarn e soci invece ormai sono in quella invidiabile posizione in cui non hai più niente da dimostrare a nessuno: un paradiso irraggiungibile di pop versatile e universale che poco ha a che fare con gli altri comuni mortali.
Attorno a loro, pop in tutte le salse possibili. Echi di Florence Welch e Wet Leg in abiti ottocenteschi per le Last Dinner Party. Desideri di abbronzature perfette sotto la luna per Tatum Rush e Popa. Shoegaze mascherato dietro un moniker black metal per i Cathedral Bells. Il punkettino brillante e tutto da ballare dei Guardian Singles e – udite udite – la versione degli Smiths in lingua tedesca: i Die Zärtlichkeit, da Amburgo, con tutta la tenerezza che il loro idioma può consentire.
Cosa rimane? Sperimentazioni senza sosta e, soprattutto, mai fini a se stesse: Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio scrivono un nuovo capitolo dei BSBE in cui il blues è solo il punto di partenza di una splendida divagazione, mentre Julien Lesuisse mischia lingue e culture nel suo progetto meticcio a nome Crimi, dove i confini sono solo un sentito dire.