Un po’ di cover fatte come si deve, questa settimana. La leader dei Garbage rende omaggio alla su dichiarata maestra, Susan Janet Ballion, ai più nota come Siouxsie Sioux, i Sabaton mettono da parte la clava e ricordano commossi quella volta in cui i Motörhead fecero lo stesso, dandosi al rock sinfonico, e i nostri Spiritual Front a tema Morrissey, Smiths e Manchester ci fanno addirittura un album intero.
Rimanendo in Italia poi (a Roma, nello specifico) i loro concittadini Les Longs Adieux puntano tutto sulla voce particolare di Federica Garenna, e fanno centro. Tornando subito, invece, al di là della Manica, troviamo un redivivo Glen Matlock che, alla tenera età di poco meno di settant’anni, ci ricorda chi ha scritto i pezzi migliori dei Sex Pistols, e i ĠENN, appena sbarcati a Brighton da Malta con il loro post-punk tribale ma sempre orecchiabile.
Qualche problema a trasferirsi dall’Inghilterra a Montréal l’ha avuto invece Chris Steward, e ce lo racconta nell’ultimo singolo dei Bodywash. Poco più a sud, la California – tipicamente tutta sole, mare, surf e bikini – a questo giro brilla al contrario di atmosfere oscure e melanconiche: con linguaggi completamente opposti se ne fanno portavoce il fantasy-metal pestato degli Exmortus e la prima esplicita canzone d’amore (si fa per dire) degli Oxbow.
E dall’altra parte del mondo? In Australia avanzano sabbie mobili morbose sotto cui si nascondono echi di creature prive di requie: è la musica apocalittica del duo Divide and Dissolve, roba certo non per tutte le orecchie.