In qualche modo, gli Operation Ivy di Jesse Michaels sono l’inizio di tutto il bailamme che si scatenerà di lì a poco (siamo alla fine degli Ottanta) nella Bay Area e poi in tutto il mondo. Con una formazione che comprende anche Tim Armstrong e Matt Freeman, future star del punk con i Rancid, gli Operation Ivy mettono a ferro e fuoco San Francisco inventandosi un suono che si nutre di punk, pop, ska, hardcore, grandi melodie clashiane e testi personali che mettono in luce la personalità complessa e fragile di Michaels.
Dureranno il breve spazio di un attimo, lasciando in eredità un bel singolo d’esordio e un album che uscirà praticamente postumo. Poco dopo si comincerà a parlare di pop punk californiano, classifiche di vendita, major alla caccia del prossimo talento da lanciare sul mercato. Nulla che possa scalfire il ricordo degli Op Ivy, meteora brillante e rimpianta.